Il marketing, che è l’arte della persuasione ed è strettamente legato alla psicologia, sta cambiando forma mentis: non bisogna più vendere prodotti, ma sedurre i clienti. Oltre il 30% dei primi 100 marchi di Fortune sta utilizzando il Neuromarketing per la ricerca strategica – (Martin Lindstrom).
Il neuromarketing trova principale applicazione in:
-
pubblicità: ha effetto sul processo decisionale dei consumatori e il modo in cui vengono presentati prodotti e servizi .
-
politica di prezzo: il prezzo è uno degli indicatori più importanti nel processo decisionale del consumatore, perché è immediatamente associato al valore dell’acquisto.
-
comunicazione: scritta, verbale o visiva, il neuromarketing influenza ogni ambito della comunicazione, dallo storytelling alle espressioni facciali necessarie per veicolare un messaggio.
-
distribuzione dei prodotti nei punti vendita: conoscere i processi decisionali e comportamentali dei consumatori consente alle aziende di prendere decisioni informate in merito al posizionamento dei prodotti all’interno del proprio negozio fisico o digitale.
-
branding: ogni azienda può sfruttare le conoscenze date dal neuromarketing per creare una connessione emotiva con i clienti e trovare così un target altamente fidelizzato a cui fare riferimento.
-
design del prodotto: colori, forme, packaging. Ogni aspetto visivo del prodotto gioca un ruolo fondamentale nel processo decisionale del consumatore, e questi aspetti possono essere modificati seguendo le teorie del neuromarketing.
-
nella creazione di un sito web per migliorarne l’usabilità e la user experience;
-
nell’ideazione di nuove categorie di prodotto attraverso dei test che aiutino a comprendere se il prodotto può essere apprezzato, se risponde o meno ad un bisogno o desiderio dei consumatori.